Contrasto tra Freud e Jung

Postulati diversi delle "due psicoanalisi"che incidono nel setting e nel leggere i casi clinici


Come l'anima si organizza e non ci si basa solo ed esclusivamente sulle pulsioni sessuali e sulla libido

 

PREFAZIONE

Se la persona è costituita da tre parti: corpo, mente, anima quest'ultima fa muovere le energie ed è il motore che ci anima nei determinati comportamenti. Secondo Freud il tutto è mosso dalla sessualità ma in realtà dobbiamo prendere in considerazione che l'Inconcio non è nient'altro che quell'insieme di memorie che abbiamo ereditato (filogenetiche), che abbiamo vissuto nel lontano passato (rimosso), delle memorie dei vissuti traumatici (principi organizzatori dell'energia e del fuzionamento della persona), delle abitudini che non sono nient'altro che (processi in automatico). Dopodiché abbiamo il Conscio che è legato alla memoria di lavoro e alla attivazione dell'organismo nel momento in cui esso stesso sta attuando una azione, tutte le nostre attività consapevoli sono rette dall'anima che è capace di dare l'energia e la continuità ad una azione in una parola la spiritualità dell'uomo: quella caratteristica che ci rende univoci e esseri umani con delle passioni e con delle forze ispiratrici e creative (insight e sovrastruttura o meta apprendimento).

 

PUNTI NODALI

 

1. La psicologia freudiana tratta un determinato tipo di stato nevrotico quindi ha una validità ristretta, la psicologia moderna va a capire l'uomo in quanto sano ma che è in un 

momento di empasse (di difficoltà). Il voler trattare a tutti i costi la sofferenza in un modo,

si rende una psicologia non sana ma questo è un sintomo di morbosità, di alterazione. 

2. La psiche la si può studiare in due modi dall'esterno all'interno studiando i fenomeni psicofisiologici ma anche dall'interno conoscendo il mondo interiore studiando l'energia che si muove seguendo dei gradienti: l'esistenza di contrari come caldo-freddo, alto-basso ecc.

Freud parla della sola sessualità come forza propulsiva psichica mentre nel vedere le varie forze ci addentriamo sempre di più nel nucleo originario e profondo conoscendo l'archetipo della persona (ovvero le immagini che ci legano ai nostri antenati). La sessualità è solo "uno" degli istinti biologici, solo "una " delle funzioni psicofisiologiche, anche se molto importante e ricca di conseguenze.

3. Le difficoltà psichiche non sono determinate da una sessualità stagnante ma sono dovute all'impantanamento in risentimenti familiari, nelle lungaggini emotive del cosidetto "romanzo familiare" (storia e la narrazione che si dà della propria famiglia), che provoca il ristagno dell'energia vitale, ed è questo ristagno che si mostra nella forma della cosiddetta sessualità infantile. Noi siamo condizionati nel bene e nel male a rivivere le situazioni che ci spingono verso i nostri precedessori e verso i nostri successori: siamo destinati a rivivere le situazioni delle esperenze infantili ma ancora di più di quelle promordiali. La nostra anima è imbevuta e intessuta fin dagli inizi di sentimenti e di rappresentazioni religiose, Freud lo rimanda con il Super Io alla immagine di Dio.

4. La psiche è una totalità sopraordinata alla coscienza e anche la scienza è solo una delle sue funzioni e non potrà mai esaurire l'abbondanza della sua vita. Lo psicoterapeuta non deve rincantucciarsi nella patologia e ostinarsi a non vedere che anche l'anima malata è un'anima umana, che, nonostante la malattia, partecipa inconsciamente alla totalità della vita psichica dell'umanità. Anzi, egli deve poter anche ammettere che l'Io è malato perchè è stato tagliato fuori dalla totalità e quindi è andato perduto sia per l'umanità che per lo spirito. Lo spirito torna sempre a dimostrare la sua forza col fatto che l'insegnamento essenziale delle antiche iniziazioni viene trasmesso di generazioni in generazioni. Ed esistono sempre anche uomini che hanno capito che cosa significa che Dio sia il loro padre. L'equilibrio tra carne e spirito si conserva nel mondo.

5. Anche la medicina moderna è sempre più consapevole dell'importanza della psiche nella malattia del corpo, persino il codice penale con la legge che prevede la riduzione di pena nel caso di alterazioni della coscienza nell'aver commesso un reato;

6. La nostra psiche è il luogo di origine di tutte le sofferenze psichiche e al momento stesso di tutte le verità risanatrici (le nostre risorse); quando si incomincia un percorso di rinascita e di cura bisognerebbe attribuire un peso maggiore, che il domani è praticamente più importante dello ieri e il "da dove" è meno essenziale del "verso dove". Pur con tutto il rispetto per la storia, mi sembra più importante per la vita il significato che le si deve dare, e sono convinto che nessuna comprensione del passato e nessuna reviviscenza, per quanto intensa, di reminescenze patogene possa liberare l'uomo dal potere del passato quanto la costruzione del nuovo. Mi rendo ben conto che senza una chiara visione del passato e senza integrazione di importanti ricordi che sono andati perduti

non si può creare qualcosa di nuovo e di vitale. Perchè le nevrosi, qualunque sia stata l'occasione che le ha originate per la prima volta, sono determinate e sostenute da un'atteggiamento errato sempre presente che, una volta riconosciuto, deve venire corretto oggi e non nell'infanzia. Nè la semplice presa di coscienza della cause è sufficiente, in quanto la guarigione della nevrosi in ultima analisi è un problema morale e non l'effetto magico della riemergenza di ricordi.

7. L'Inconscio non è solo  il ricettacolo di tutti i fantasmi sordidi e di altri odiosi residui di

epoche defunte ma è propriamente lo strato germinativo sempre vivo e creativo che si serve sì di vecchie immagini simboliche, ma esprime in esse e attraverso di esse un nuovo spirito. Trattare l'uomo vuol dire leggere i sogni e le fantasie anche dando importnanza al significato mitologico e religioso. La nevrosi, quindi, è una dissociazione dalle fonti istintuali e tutta la natura preistorica dell'uomo fino al mondo animale, ma accanto a ciò anche tutti i germi creatori del futuro e la fonte di ogni fantasia costruttrice: separazione dalla fonte vitale, sia in senso positivo che negativo. Compito prevalente del trattamento è lo sforzo di ricostruire questo rapporto perduto e la necessaria cooperazione dispensatrice di vita. 

8.  L'anima umana è complessa come per esempio la molecola proteica vivente. Se mai la psiche dell'uomo è qualcosa, essa è enormenemente complicata e di illimitata molteplicità, impossibile a comprendersi con una semplice psicologia degli istinti. Il

 mondo interno comprende una quantità smisurata d'ìmmagini, che milioni di anni di evoluzione vivente hanno accumulato e condensato organicamente. Queste immagini non sono pallide ombre, ma determinanti psichiche potentemente attive che possiamo solo fraintendere, mai però privare della loro energia, col negarla. L'equivalente del mondo interno è solo il mondo esterno, e come raggiungo questo per mezzo del corpo, raggiungo quello per mezzo dell'anima.

9. La psicoanalisi è un grande settore aperto e non facilmente delimitabile: si tratta di una scienza in divenire, che si è accinta a lasciare la sua culla - la medicina - per diventare una psicologia dell'uomo. Essa non è più una disciplina che riduce l'individuo ai suoi primitivi desideri sessuali, ma, se correttamente intesa, come un compito altamente morale d'inestimabile valore educativo;

10. Il disturbo psicologico in una nevrosi e la nevrosi stessa possono essere definiti un "tentativo di adattamento": un tentativo di autoguarigione. Il modo per guarire è portare in superficie le fantasie in tal modo la libido inconscia viene messa sotto il controllo della volontà. Solo così l'energia scissa può essere messa a disposizione di nuovo all''assolvimento dei necessari compiti esistenziali.